Attenzione all’uso casalingo e indiscriminato di disinfestanti che, se usati non correttamente, possono costituire un pericolo e non una soluzione! Importante fare una bonifica dello stabile infestato. Fondamentale importanza impedire che i piccioni continuino a nidificare nello stabile, provvedere ad un’accurata pulizia con asportazione del guano e far effettuare apposita disinfestazione (effettuate da personale specializzato con prodotti specifici). Tali interventi devono interessare tutte le zone dell’edificio dove sono presenti i piccioni (ad esempio tutto il sottotetto). Effettuare interventi in singole unità abitative di un complesso serve solo a tamponare la situazione e non a risolvere il problema. Attenzione: un altro motivo che può indurre i piccioni a frequentare lo stabile è perché trovano del cibo dovuto allo scuotimento di tovaglie o perché lo si offre loro. Le disinfestazioni, in particolare, vengono ripetute più volte (le prime a distanza di un mese, in seguito anche più distanziate). Per disinfestare completamente uno stabile possono occorrere a volte anche anni. Prima di questi interventi vengono effettuate delle accurate operazioni di pulizia ed asportazione del guano, perché le zecche sono difficilmente aggredibili dai prodotti disinfestanti se protette dalla sporcizia. L’effettuazione dei primi interventi di pulizia e rimozione del guano, come anche eventuali ristrutturazioni, possono mobilizzare le zecche causando un aumentato rinvenimento di queste negli appartamenti.
Per impedire l’accesso dei piccioni ai sottotetti, può essere sufficiente munire i fori d’aerazione di reti che impediscono loro di entrare, senza menomare l’aerazione dei locali.
Se i tetti sono malandati è possibile che i colombi riescano ad intrufolarsi smuovendo le tegole e/o attraverso fessure già presenti, in particolare tra muri perimetrali e tetto.
Una soluzione è ovviamente la sistemazione delle tegole e la chiusura di ogni possibile accesso.
Se i colombi usufruivano del sottotetto da molto tempo sono estremamente motivati a ritornarci, tanto da riuscire a forzare le reti se non sono ben sistemate!
ACCOPPIAMENTO
Può avvenire solo dopo un abbondante pasto di sangue.
VITA D’ADULTO Capacità di resistenza elevata, può raggiungere il proprio ospite entro un ampio raggio. L’adulto può sopportare periodi di digiuno molto lunghi (intera stagione invernale).
CICLO VITALE Si compie in 4 – 5 mesi, in condizioni favorevoli anche in 60 giorni, in un anno non si hanno più di 2 generazioni.
ANNIDAMENTI Aree degradate, rurali e periferiche.
Infestano le zone limitrofe ai ricoveri degli ospiti, fessure delle cucce, dei marciapiedi, crepe degli intonaci, nicchie sotto le gradinate.
IMPLICAZIONI SANITARIE La malattia più nota trasmessa da questo insetto è la febbre bottonosa, legata al batterio Rickettsia conori.
Sintomi: febbre per circa 2 settimane, eruzioni cutanee su tutto il corpo.
Malattia benigna, circa 1000 casi l’anno in Italia.
STADIO DI UOVO Disinfestazione